domenica 5 febbraio 2012

febbraio

l'altra sera tornando a casa dall'ufficio mi si sono avvicinati quattro ragazzini. bambini. prima uno, da solo. mi ha chiesto da mangiare o dei soldi (cosa diverse? la stessa cosa? ancora non lo so. sono confusa). gli ho chiesto dove stanno. per strada. gli ho chiesto come fanno a mangiare. prendiamo dalla spazzatura. erano bambini, ma grandi. in mano delle bottigliette, aperte. sporche. vuote.
mi si avvicinano anche gli altri tre.
mentre tiro fuori dal portafoglio qualcosa, mi si fanno vicini. delle bestioline. dico di fare con calma. si allontanano. delle bestioline.
la banconota nelle mani del primo che si è avvicinato.
dico adesso andate a comprarvi del pane e la settimana prossima passate ancora di qui andiamo insieme a comprare da mangiare. loro mi chiedono dove abito, il numero di telefono.
dico no, ci vediamo la settimana prossima
io sono qui, e voi venite.
madame? Anna, dico
faccio segno di andare a comprarsi da mangiare, adesso. e loro si allontanano. uno smarrito, gli altri smarriti forse per il contenuto delle bottigliette.
io smarrita
loro delle bestioline.
non so cosa ci sia da dire

oggi dico che questo mondo "industriale e produttivo" qui, è finto
e che io sono assetata di Verità.



1 commento:

  1. La verita' puo' scaturire solo dall'interpretazione della realta' che sembra finta. Ma non lo e'.

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