lunedì 19 marzo 2012

un mese dopo...19 marzo, san giuseppe

chissà com'è fare il falegname
stasera prima di mettermi a letto guardavo fuori dalla finestra della cucina e ascoltavo una radio che si sentiva in lontananza. qualche guardiano notturno, nella città finalmente silenziosa
il giorno è un delirio. fa caldo. sono giorni di sole di quello vero africano, anche se spesso la mattina inizia col grigio. ma quasi ogni giorno c'è un pò di sole. e comunque fa caldo, molto
guardavo fuori dalla finestra, che da su una zona simil industriale, di capannoni...un pò di porto e dietro c'è l'oceano. ma è difficile che lo sguardo si spinga fino al mare. così come non è semplice spingere lo sguardo al bello.
ma stasera mi sono detta che vorrei fermarmi di più a guardare e ad ascoltare, quello che c'è fuori.
perchè questo luogo è brutto, poverino. ma non per questo non va guardato. credo si possa guardare senza la paura di rimanerci impigliati dentro.
diciamo che la riflessione prima di dormire è che bellezza e bruttezza dovrebbero stare in una specie di rapporto di osmosi. e deve essere per forza la bellezza che penetra nei tessuti della bruttezza. io ci spero, ogni giorno!