sabato 21 gennaio 2012

21.01.2012

Sabato giornata tranquilla. sveglia con il secchio sotto lo scaldabagno pieno fino all'orlo di acqua che scendeva dallo scaldabagno in panne.....visita dei tecnici congolesi che pare abbiano sistemato tutto. lo scaldabagno non perde più. speriamo che stasera per la doccia ci sia l'acqua calda.
sono stata a fare un po' di spesa a piedi, sotto il sole. bello, sembrava estate (ora sono arrivate le nuvole...). sulla strada due bambini mi chiedono di comprare per loro del pane. così andiamo insieme alla ricerca di due baguette. e scopro una spartana ma profumatissima panetteria di quartiere, dove trovo anche una pagnotta di pane nero. buono.
mi dico che è semplice rispondere quando qualcuno chiede

domenica 15 gennaio 2012

quando si dice...

...trovare il senso dell'essere qui nella valvola di una pentola a pressione.
ieri sera, andando oltre qualsiasi aspettativa o pregiudizio sulla capacità prettamente maschile di risolvere piccoli problemini tecnici e casalinghi ho sostituito la valvola della pentola a pressione di un'amica...impresa che nessunaltro commensale era riuscito a portare a termine (qualcuno rischiò di affettarsi un dito...)...
e stasera ricevetti un sms dalla padrona della pentola, nonchè amica bizzarra quanto me (Marina), che recitava: "sono troppo contenta! sto usando la pentola a pressione!!! grande amica! grazie baci"
detto ciò mi sembra EVIDENTE il perchè della mia presenza qui
vado a dormire serena




sabato 14 gennaio 2012

Brezsny

La poesia va guardata con la coda dell’occhio”, ha detto il poeta William Stafford. “Se la fissi direttamente non la vedi, ma se guardi un po’ di traverso, eccola lì”. Pensando al tuo immediato futuro, Vergine, sono convinto che potresti applicare la sua definizione di poesia a qualsiasi cosa. Anzi, penso che descriva perfettamente tutti i fenomeni importanti che devi conoscere. Ti consiglio di cominciare a esercitarti a guardare con la coda dell’occhio.

Se guardi con la coda dell'occhio e' come se sempre qualcosa o qualcuno ti fosse accanto
Se guardi con la coda dell'occhio non invadi ma sfiori
Rispetti
Attendi
Intuisci
Ti lasci sfiorare
E intuisci....
E c'e spazio per te
E per chi ti sta accanto

venerdì 13 gennaio 2012

Sabato mattina

Perche' svegliarsi presto il sabato mattina?
Perché anche oggi ufficio....speriamo nel caffè, che ti salva sempre e ti rimette in pace....
Qui la mattina ci sono tracce di una pioggia notturna
E ci sono nuvole che poi lasciano spazio ad un sole caldo
Il cielo poi diventa di un azzurro che ha dentro del violetto

E penso che se questo blog non da spazio a voi ma solo a me va ripensato....forse.....

Vediamo.....

13 gennaio

Oggi mulin a' fufu,carciofi e Basilicata coast to coast

Mentre dormi
M.gazze'

mercoledì 11 gennaio 2012

11 gennaio

E a me quello che piace e' rientrare la sera e sentire questo rumore di notte africana ma soprattutto vedere la gente che silenziosa si parla sottovoce. E mi immagino poi di cosa parleranno...magari pettegolezzi. Perché tutto osservano.

E mi da un senso di calma. La notte immobile e piena.
Un giorno alla volta

E penso e dico che i corpi sono separati ma l'anima e' Una

martedì 10 gennaio 2012

e dunque

eccomi di nuovo in terra africana.
l'arrivo fu lieve, nella notte, dopo un viaggio comodo, più comodo del previsto, viste le premesse fatte di valige mostruosamente pesanti....
la mattina ancora grigia, ma il pranzo soleggiato sulla spiaggia mette voglia di stare, qui
ora la casa è piena di tutto quello che era nelle valige, e mi fa compagnia, insieme a tutto il Resto portato da casa. fatto di facce e abbracci.
alcuni aggiornamenti:
1. la pianta di avocado è cresciuta alla grande
2. la batteria della macchina completamente scarica mi obbligò ad un ingresso sul suolo africano come da manuale (cioè piedi + taxi)
3. la tecnologia telefonica, dopo il giro in Europa, riprese a funzionare regolarmente
4. in casa ci sono un po' troppe formiche per i miei gusti, ma saranno presi provvedimenti a breve
5. domani se c'è il sole in pausa pranzo si va in piscina!!!!

una frase del libro di Erri De Luca ("nel nome della madre"), che sfoglio prima di regalarlo ad un collega, mi lascia addosso pensieri belli:
"Nella nostra storia sacra gli angeli hanno un normale corpo umano, non li distingui. Si sa che sono loro quando se ne vanno. Lasciano un dono e pure una mancanza"

mi riprometto di scrivere, spesso, sapendo che leggerete della mia quotidianità, che è tutto